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Mr. Calvin Klein compie 80 anni tra moda e scandali

Ti presento il signor Klein

Ebbene si, esiste un signor Calvin Klein ed ha  appena compiuto 80 anni.

Per molti Calvin Klein è il nome di un brand, senza sapere che dietro questo enorme colosso americano si cela in verità uno stilista, un artista, un’ icona Newyorkese che degli anni 80 fino ai complessi anni 2000, ha cambiato il settore moda, con una storia incredibile e una visione creativa straordinaria.

Noi di Marynda che lavoriamo con questo brand da moltissimi anni vogliamo celebrarlo raccontando tutta la storia sua, del brand che porta il suo nome  e cosa piace di più a noi.

Mr Calvin Klein, nasce nel 43 a NY city, figlio di immigrati ebrei fuggiti dall’europa in piena seconda guerra mondiale. I genitori, due farmacisti, non assecondarono le passioni artistiche del giovane Calvin, ma fortunatamente la nonna sarta, gli insegnò le basi di cucito e modellistica. Con spirito completamente autodidatta e carattere audace fonda il brand nel 1968 a soli 25 anni insieme al suo grande amico Barry Schwartz.

Pare che sin da subito il brand fu baciato dalla fortuna, in quanto, con una collezione di soli 6 cappotti riuscirono a conquistare il buyer di una famosa catena americana che ordino 50.000 dollari di merce a primo colpo, lanciando in un secondo questa firma tra stelle emergenti della moda di New York.

Da firma emergente a love brand in pochi istanti.

Nel 1970 la sua prima sfilata nella settimana della moda di NY, ed è qui che nasce lo stile inconfondibile e puro di Calvin Klein, abiti minimal, essenziali, ispirati alla lingerie, suo grande amore, e allo stile androgeno. Crea lo stile normcore antelitteram e anticipa ogni concetto di nogender, per noi comune ma che per l’epoca fu scandaloso e promiscuo, esattamente come il suo stile di vita.

A New York tutti adorano Calvin Klein

In questi anni NY è il centro del mondo, celebrità, artisti si incontrano nei locali più underground o nel celebre Studio54. C’è un enorme fermento culturale e creativo, mosso dai grandi movimenti sociali che si respirano nell’aria, ed è lì che il giovane stilista frequenta modelle e artisti come Andy Warhol che stimolano la sua creatività non solo per le collezioni di moda ma soprattutto per la fotografia e la comunicazione.

Il brand di intimo più venduto al mondo

La creatività non mancava anche nella sfera sessuale, anche perchè  in quegli anni si viveva con la massima libertà, e forse quel l’edonismo esplicito lo ispira per la creazione della sua collezione di linea di intimo, infatti fu il primo stilista che ‘mette le mani’ sull’intimo maschile dopo secoli e soprattutto aggiunge il logo sulla lingerie, che in questo modo diventa oggetto estetico da mostrare. Anche per la collezione donna rompe i vecchi schemi di ferretti e coppe, liberando le donne con comode bralette che incredibilmente mantengono intatto il sex appeal insieme a culotte/boxer da condividere con il boyfriend di turno, scardinando ruoli e potere.

Viral marketing che farebbe scalpore anche ora

Questi capi di intimo diventano fashion e desiderabili soprattutto grazie alle campagne pubblicitarie estreme e scandalose che fece il brand in quegli anni, la più commentata fu quella del 1980 con Brooke Shields, allora quindicenne, ripresa da Richard Avedon mentre indossa un paio di jeans e, in posa audace, sussurra la frase ormai immortale: «Vuoi sapere cosa c’è tra me e i miei Calvin? Niente». 

Ma probabilmente cosa sconvolse maggiormente le menti conservatrici di una certa America furono le pubblicità per l’intimo uomo, che per la prima volta vedono anche il corpo maschile utilizzato come oggetto del desiderio e quindi rivelare al mondo che che esiste una sessualità femminile altrettanto vivace e libera che non si vuole più nascondere.

Se dici Calvin Klein dici Jeans

Oltre gli scandali e le provocazioni esiste un brand di alta moda che ha creato uno stile unico, partendo da uno dei capi più iconici d’america i Jeans, difficili da toccare e modificare senza ricevere critiche da cow boys fondamentalisti, mentre CK è riuscito con l’ennesima rivoluzione, cambiando le silhouette e il design di questo capo, proponendo un’ infinità di tagli e lavaggi, con uno studio dei materiali sempre nuovi e performanti, per dare al pubblico dei jeans sempre più morbidi e confortevoli oltre che esteticamente perfetti tanto da essere ancora oggi leader nel settore denim.

L’alta moda by CK

Ok, tutti associano immediatamente l’underwear e i jeans a Calvin Klein mentre la cosa che davvero lo contraddistingue ma solo chi segue l’alta moda conosce, sono i suoi abiti da sera, le sue collezioni pure, rigorose, le sue sfilate minimal e raffinate, decisamente lontani dai rumori e gli scandali delle collezioni streetwear.

Gli abiti e i cappotti sono due eccellenze del brand, lontani dallo stile più barocco e chiassoso della moda anni 80, Calvin Klein propone concept estremamente puliti, monocromi, essenziali e femminili, che faranno storia negli anni 2000.

Le modelle più famose sfilano per il brand ma tra tutte Kate Moss è la sua musa, per estetica e personalità, sembra davvero perfetta per interpretare le collezioni.

Lo stile CK è ancora perfettamente attuale tanto da vederlo celebrato nelle collezioni dei nostri giorni, veste da decenni donne sofisticate con cura ed eleganza, donne newyorkesi e donne newyorkesi nell’animo, che tra lavoro e party serali non hanno bisogno di passare a casa a cambiarsi. Donne in carriera, che non vogliono vestirsi da uomo per avere maggiore autorevolezza, vogliono sentirsi ed essere femminili ogni secondo della loro giornata.

CALVIN KLEIN oggi

Mr Calvin klein compie 80 anni, mentre il suo brand sembra ringiovanire con il tempo, pur mantenendo intatti i suoi capisaldi e la sua identità è riuscito ad evolversi nel tempo confermando il suo minimalismo estremo e l’amore per la qualità.

Negli ultimi anni il marchio è un’ eccellenza tra le case di moda per la sua rivoluzione green nei filati e nella produzione dei suoi prodotti, scegliendo solo cotone organico, tessuti riciclati e soprattutto riducendo l’80% del consumo dell’acqua per la realizzazione dei suoi iconici jeans, tanto da rendere le sue linee jeans desiderate in ogni angolo del mondo ma per i clienti più affezionati le prime linee restano la vera identità del brand, tra cui noi di Marynda, che da sempre in negozio affianchiamo le due collezioni in un giusto equilibrio tra sartorialità e street style per poter offrire ai nostri clienti ogni alternativa di stile.

di Fabiola Palladoro

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